Trekking: come scegliere l’abbigliamento per le vostre gite

L’abbigliamento da trekking da indossare e da portare nello zaino per le vostre gite in montagna deve essere scelto innanzitutto in relazione al tipo di itinerario che andremo ad affrontare. La scelta dell’ abbigliamento da trekking adatto ad ogni uscita è una cosa importante perché oltre ad incidere sul comfort della gita può avere anche ripercussioni sulla sicurezza della stessa.

Come regola generale posso dire che il vecchio buon principio di vestirsi a cipolla, valevole anche per chi cammina in città, assume una valenza ancora più importante per chi ama camminare in montagna. Disporre di più capi leggeri piuttosto che solo di qualche capo pesante aiuta ad affrontare al meglio i repentini sbalzi di temperatura tipici dell’ambiente montano.

abbigliamento da trekkingAnche per l’abbigliamento da trekking come per le scarpe da montagna  si può dire che non esiste un set di capi valevole per tutte le situazioni, ma abbinamenti di capi diversi a seconda dell’escursione che dobbiamo affrontare. Non ha senso partire per un’escursione di fondo valle in pieno luglio e con un anticiclone da paura caricandosi sulle spalle uno zaino da 50lt pieno di indumenti pesanti totalmente inutili. Al contrario è quanto mai rischioso farsi sorprendere  in canottiera da un temporale a 3000 mt! Il giusto compromesso tra leggerezza, sicurezza e comfort si raggiungerà con l’esperienza imparando sul campo ciò che è veramente utile e ciò che è superfluo.

Fattori che determinano la scelta dell’abbigliamento da trekking

        • Durata prevista dell’uscita
        • Quota massima che si intende raggiungere durante l’uscita
        • Stagione in cui si svolge l’uscita
        • Condizioni meteo attuali e previste

Un abbigliamento da trekking di base è composto da questi capi:

  • Giacca: A mio avviso la  combinazione migliore è quella composta da un guscio impermeabile esterno in Goretex e da una giacca interna in Primaloft. Con questa soluzione si ha l’indubbio vantaggio di poter utilizzare i due capi anche separatamente a seconda delle esigenze.
  • Guscio impermeabile esterno in Goretex: esistono sul mercato ottimi gusci impermeabili, anche elasticizzati, che offrono un’ottima protezione dalla pioggia e dal vento senza limitare i movimenti. Rispetto alla vecchia mantella assicurano una maggiore traspirazione e un maggiore isolamento dall’acqua e dal vento. Sono inoltre molto leggeri e facilmente comprimibili nello zaino. Normalmente in estate per uscite sotto i 3000 metri ripongo nel fondo dello zaino solo il guscio senza la giacca interna in Primaloft.
  • Giacca in PrimaloftSolo per le uscite in alta montagna e fuori stagione. Giacca leggerissima, facilmente comprimibile e con buona termicità. Nel caso di forte vento con basse temperature (effetto wind chill), indossata sotto il guscio esterno, offre una protezione ottimale dal freddo. Occupa molto meno spazio dei vecchi piumini senza sacrificare il calore. La mia Barrier Jacket della Haglofs ha ormai diversi anni ed è diventata un capo insostituibile per quando fa freddo.
  • Pile: Da scegliere più o meno pesante in base ai quattro punti riportati sopra. La mia preferenza va a quelli in softshell che sono molto confortevoli, poco ingombranti e assecondano i movimenti.
  • Maglietta: Capo a torto sottovalutato. Essendo l’indumento più a contatto con il corpo va scelto con molta attenzione. La maglietta ideale deve garantire una buona traspirazione e  asciugarsi dal sudore velocemente senza dare una brutta sensazione di freddo e di bagnato quando ci si ferma anche per poco. Eccezionali sono le magliette in lana merinos della ditta Icebreaker. A differenza delle magliette in materiale sintetico o in cotone hanno il grande vantaggio di puzzare poco anche dopo grandi sudate! Svantaggio: il costo piuttosto elevato. Provare per credere! Consiglio vivamente di portare sempre con sé una maglietta di ricambio nello zaino che verrà indossata in sostituzione di quella sudata una volta a destinazione o durante le pause.
  • Maglietta maniche lunghe: Valgono le stesse considerazioni fatte per quella a maniche corte. Io me ne porto dietro sempre  una molto leggera nello zaino, che uso come primo rimedio nel caso si alzi un po’ di vento o al passaggio di qualche nuvola.
  • Pantaloni: I cari e vecchi pantaloni lunghi in velluto alla zuava sono stati ormai da tempo sostituiti da quelli di nuova generazione in materiali decisamente più leggeri e performanti. Anche i jeans non vanno bene perché, oltre a limitare i movimenti, una volta zuppi di acqua restano bagnati per tutto il giorno. Quando fa molto caldo il pantalone corto è comunque la scelta più azzeccata. In questo caso un paio di pantaloni lunghi, più o meno leggeri a seconda del contesto ambientale in cui ci si trova è sempre meglio portarli nello zaino per ogni evenienza.
  • Calzini: Come i pantaloni in velluto anche i vecchi calzettoni di lana della nonna sono andati in pensione già da un bel po’. Il mercato offre calzini sintetici con rinforzi posti nelle zone di maggiore sfregamento. L’utilizzo di un calzino medio-grosso è raccomandabile per chi lo volesse abbinare ad uno scarpone mentre per le scarpe basse un calzino  sottile è la soluzione ideale.
  • Berretto: Un berretto con frontino molto leggero aiuta a proteggersi dal sole.
  • Guanti: Solo in previsione di escursioni e trekking in alta montagna o di uscite fuori stagione

programma trekking fabrizio vago

 

L’abbigliamento da trekking che sceglieremo andrà ad incidere, insieme ad altro materiale ( macchina fotografica, borraccia e cibo), sul peso dello zaino e di conseguenza sul piacere della nostra gita. Per uscite in giornata in zone di media montagna utilizzo normalmente uno zaino da 20 lt, mentre per trekking di più giorni cerco di fare in modo di non superare i 10-12 kg di peso per uno zaino da 35 lt.

Il giusto compromesso tra leggerezza, comfort e sicurezza ritengo che sia l’obbiettivo da raggiungere nella scelta dell’abbigliamento da trekking per le nostre uscite in montagna.

Ah dimenticavo l’intimo! Pur essendoci in commercio capi tecnici per tutti i gusti su quello non sono mai riuscito ad adeguarmi. Da sempre utilizzo delle semplici canottiere bianche in cotone un po’ demodè che rappresentano ancora l’unica mia resistenza al nuovo che avanza….