Le differenze tra Trekking e Nordic Walking

Dai discorsi che sento in giro e dai commenti che leggo nei social network ho come l’impressione che molti abbiano l’idee un po’ confuse su quali siano le differenze tra Trekking e Nordic Walking. Due splendide attività che hanno in comune il fatto di svolgersi all’aria aperta ma che sono completamente diverse tra loro per scopi, materiali, terreni e tempi d’azione.

Per chiarire le cose in modo semplice e diretto ho pensato di suddividere in tre blocchi le principali differenze tra le due attività.

Differenze tra Trekking e Nordic Walking

Differenze di scopi.

Il Nordic Walking è un’attività fitness finalizzata al benessere della persona che va  svolta con una precisa tecnica. Si tratta di una camminata dinamica con l’uso di appositi bastoncini, sottolineo appositi, dove gli stessi vengono utilizzati non per sostenere o bilanciare il peso del corpo ma per spingerlo in avanti grazie al lavoro importante delle braccia e all’apertura e chiusura sincronizzata della mano ad ogni passo. Ad ogni passo vi è la rullata del piede (il piede va appoggiato al terreno prima con il tallone poi con la pianta e infine con l’alluce). Se fatto con la corretta tecnica il Nordic Walking costituisce una valida alternativa al Jogging e alla marcia senza bastoni con il vantaggio di non sollecitare troppo le articolazioni e di far muovere contemporaneamente quasi il 90% dei muscoli del corpo. Con certezza posso affermare che anche una persona ben allenata troverà difficoltà a superare le due ore di cammino continue in Nordic Walking.

differenze tra trekking e nordic walking

 

L’escursionismo non è una disciplina sportiva con delle regole precise ma il cammino costituisce un mezzo per scoprire paesaggi e contemplare la natura. Anche per camminare in montagna occorre tecnica ed esperienza: occorre trovare il proprio passo e procedere nel modo meno dispendioso e più sicuro possibile. Tuttavia il fine ultimo di questa attività è ciò che l’occhio riesce a catturare durante il percorso. Percorso che a volte può variare da poche ore, all’intera giornata fino a più giorni consecutivi come nel caso dei trekking più impegnativi.

differenze tra trekking e nordic walking

Differenze di materiale utilizzato

Per prima cosa mi preme sottolineare una certezza incontestabile: non si fa Nordic Walking senza gli appositi bastoni da Nordic Walking mentre si può fare benissimo un escursione senza bastoncini da Trekking.

Ma cosa c’è di diverso tra un bastoncino da trekking e uno da Nordic Walking?

C’è un abisso di differenza! La differenza più macroscopica risiede nel duo impugnatura + lacciolo.

Mentre nel bastoncino da trekking il lacciolo è costituito da una semplice asola e può essere infilato indistintamente nella mano destra o in quella sinistra in quello da Nordic, il lacciolo ha una forma che assomiglia ad un guantino e ha un destro e un sinistro. Durante la camminata in nordic questo speciale guantino permette di riprendere velocemente la presa del bastoncino dopo ogni apertura della mano. Per liberarsi del bastoncino senza togliere il guantino è possibile sganciare il lacciolo in meno di un secondo con il facile sistema di sganciamento “click and go”.

Non si può fare Nordic Walking con un bastoncino da trekking mentre si può fare trekking con un bastoncino da Nordic Walking con la premura di usarlo senza il lacciolo (guantino). Questo per evitare di farsi male in caso di scivolata o caduta accidentale (il bastoncino rimanendo attaccato alla mano non consentirebbe di usare le mani come appoggio e in alcuni casi potrebbe causare delle ferite alle gambe o addirittura portare a pericolosi ribaltamenti).

Il Nordic Walking si fa senza zaino sulle spalle. Questo per avere una maggiore mobilità delle braccia e una migliore spinta in avanti del corpo. Per quanto riguarda invece le calzature devi sapere che  nel Nordic Walking l’unica scarpa in grado di regalarci una buona rullata del piede è quella da ginnastica morbida tipo jogging o trail (con suola più scolpita per chi privilegia i terreni sterrati o a fondo naturale). Se invece vuoi saperne di più per quanto riguarda le calzature da trekking leggi questo articolo.

Differenze di terreno.

Per massimizzare i benefici del Nordic Walking ed avere una poderosa rullata del piede la scelta del terreno non è un fattore da sottovalutare. Per questo motivo nel nordic walking si privilegiano i prati di pianura o le stradine sterrate di campagna o di collina con lievi pendenze con un fondo il più possibile regolare e omogeneo. Molto consigliabile è fare nordic walking di mattino presto al mare (bassa marea) lungo la battigia quando la sabbia è più compatta. Bellissimo!

Viceversa nel trekking si affronteranno spesso terreni disagevoli e cedevoli (es ghiaioni) con la presenza durante il percorso di ripide salite e discese con fondi spesso irregolari dove è praticamente impossibile applicare la corretta tecnica del nordic walking.

Infine per quanto riguarda l’insegnamento/accompagnamento di singoli o gruppi da parte di personale qualificato è bene demarcare con precisione l’ambito di competenza dell’Istruttore di Nordic Walking.

L’istruttore di Nordic Walking deve concentrarsi sull’insegnamento della tecnica corretta del Nordic walking e limitarsi a brevi accompagnamenti  lungo facili percorsi in piano o al massimo a debole pendenza (6-10%) privi di esposizione, tipo: parchi delle città, stradine sterrate di campagna o collina . Diffidate quindi di tutti quelli che con la scusa del Nordic Walking si inventano un lavoro come guide escursionistiche senza avere un titolo riconosciuto e averne le competenze.

Se sei interessato ad apprendere la corretta tecnica del nordic walking visualizza qui le date dei prossimi corsi di nordic walking anno 2019

– I professionisti della montagna  iscritti al collegio delle Guide Alpine (Guide Alpine, Aspiranti Guide Alpine e Accompagnatori di Media Montagna) sono le figure di riferimento per quanto riguarda l’accompagnamento a pagamento in escursioni  e trekking anche di più giorni in montagna.