Caldo in montagna: insolazione e colpo di calore

Può far caldo in montagna? Certo che si. Eppure se ci si basa solo sulle temperature fornite dai bollettini meteo i conti non tornano. Non tornano nemmeno se togliamo i canonici 0,6° ogni 100 metri di dislivello guadagnati. Ma forse prima di scervellarsi è importante mettere in chiaro subito una cosa: i dati comunicati dai bollettini meteo si riferiscono alla temperatura dell’aria nella libera atmosfera e non alla temperatura misurata a livello del suolo.

Quest’ultima soprattutto in condizioni di cielo sereno e di scarsa ventilazione è normalmente ben più alta di quella rilevata.

Succede questo perché l’aria viene scaldata solo debolmente dalla radiazione solare mentre il terreno immagazzina calore dall’alba al tramonto. Calore che poi viene disperso verso lo spazio durante la notte tanto più il cielo sarà privo di nubi.

Prendiamo ad esempio un  terreno roccioso composto da rocce scure. Questo è capace di assorbire circa il 70% della radiazione solare. Ben diversa è la situazione se prendiamo come campione un terreno innevato. La neve assorbe appena il 10% della radiazione solare.

Per questo motivo in estate fuori dai terreni innevati la temperatura misurata a livello del terreno può in certi casi essere di  15° – 18°superiore a quella dell’aria. E’ un po’ il contrario di quello che si verifica in inverno nei fondovalle alpini quando l’aria fredda, più pesante, ristagna nei bassi strati dando luogo al fenomeno dell’inversione termica.

Detto questo lungi da me fare degli inutili allarmismi, anzi… ben vengano le belle giornate di sole, ci mancherebbe…ma è meglio non  sottovalutare i rischi del caldo in montagna.

Caldo in montagna: quali sono i rischi per la salute

  • Insolazione o colpo di sole. L’insolazione o colpo di sole è causata dall’eccessivo riscaldamento del capo per opera dei raggi solari. Essa avviene indipendentemente dalle condizioni di riposo o durante lo sforzo. L’esposizione continua al sole a capo scoperto può provocare sintomi quali: nausea, vomito, cefalea sino al coma nei casi più gravi. La terapia consiste nel ripararsi all’ombra in posizione comoda ed applicare uno straccetto bagnato sul capo. Bere acqua a piccoli sorsi.

Caldo in montagna

  • Colpo di calore o ipertermia. Patologia assai insidiosa che si verifica quando per le alte temperature e soprattutto l’eccessiva umidità viene meno la capacità di termoregolazione del corpo. Con il colpo di calore la temperatura del corpo sale dai 36,9°C abituali a valori di oltre 40°C in pochi minuti. Questa situazione di stress termico si verifica notoriamente in presenza di forte umidità per l’azione combinata di due fattori. Da un lato, durante lo sforzo, il corpo si riscalda assorbendo calore dal sole e dall’altro si produce calore attraverso l’attività muscolare. L’evaporazione del sudore è il più importante meccanismo di difesa contro l’eccessivo riscaldamento, ma quando l’umidità dell’aria è alta e c’è poca ventilazione, questa evaporazione viene meno. Il colpo di calore è molto legato a situazioni critiche di afa e di ristagno d’aria. I sintomi compaiono spesso in modo assai repentino e sono: pelle secca e assenza di sudorazione, respiro affannoso e aumento del battito cardiaco. La febbre alta ed improvvisa  può causare uno stato di alterazione della coscienza fino al collasso. Terapia: la prima cosa da fare è spogliare la vittima e posizionarla distesa con gli arti inferiori leggermente sollevati, in una zona fresca e ventilata. Somministrare acqua e applicare spugnature di acqua fredda lungo tutto il corpo. Non esitare a chiamare il 118 nei casi più gravi.

Come prevenire insolazione e il colpo di calore

Prevenire l’insolazione non è poi così difficile. Basterà munirsi di un berretto leggero e metterlo in testa. Ottimi sono quelli con dei piccoli forellini che permettono una buona traspirazione del capo.

Per il colpo di calore la cosa si complica un po’ in quanto in condizioni di afa il primo pensiero è quello di spogliarsi di tutto escluso il necessario per coprire le miserie… Tuttavia la pressione dell’umidità sul corpo nudo è assai più forte e ciò non facilita l’evaporazione del sudore. La cosa migliore è quella di vestirsi interamente da capo a piedi con degli indumenti leggeri, di colore chiaro (per non attirare i raggi del sole) e soprattutto comodi e ariosi.

mo

Fondamentale è bere acqua a piccoli sorsi ad intervalli frequenti senza aspettare di avere sete! Evitare le acque povere di sodio (acque dietetiche), le bibite gassate e gli sport drink che hanno effetti più negativi che positivi. Nelle situazioni estreme di fatica e caldo il mio consiglio è quello di diluire nell’acqua della borraccia una bustina di sali minerali del tipo MGK .Vis. Gli integratori di sali minerali aiutano a ripristinare velocemente l’equilibrio idrosalino perso con l’elevata sudorazione e sono comodi e veloci da usare all’occorrenza.

Nella generalità dei casi il nostro organismo è in grado di adattarsi a condizioni di caldo anche estremo ma saremo sempre e solo noi a prendere le giuste precauzioni affinchè ciò avvenga con meno rischi possibili per la nostra salute.

Foto di copertina: Image credit Outdoor Activ