Adolf Nossberger Hutte, un vero rifugio in Gradental
Gruppo montuoso
Schober – Carinzia – Austria
Presentazione itinerario
Itinerario molto vario e ricco di scorci suggestivi lungo tutto il percorso. La Adolf Nossberger Hutte è un vero rifugio alpino, senza teleferica, strada di accesso e comodità, dove è possibile apprezzare il calore della stufa in assoluta tranquillità immersi in un’atmosfera di altri tempi. Anche solo la prima parte dell’itinerario, fino al rifugio, può costituire una valida e appagante meta
Percorso proposto
Parcheggio valle di Graden 1640 mt – Adolf Nossberger Hutte – Keeskopf 3081 mt
Accesso stradale
Da Lienz salire al passo di Iselberg e poi scendere al paese di Winklern. Da qui proseguire, seguendo le indicazioni per Heiligenblut, fino a scorgere dopo una quindicina di chilometri, sulla sinistra, il cartello Putschall, in prossimità della gasthaus Gradenwirt. Da Putschall (1053 mt), frazione di Grosskirchheim, seguire la lunga strada sterrata che percorre la valle di Graden fino al parcheggio dove essa finisce (1640mt). Qui si trova un grande tabellone con la panoramica dell’itinerario
Punto di partenza
Parcheggio Valle di Graden
Dislivello
1440 MT
Difficoltà
EE per escursionisti allenati
Tempo di percorrenza
3 ore fino al rifugio Adolf Nossberger Hutte, altre 2 per raggiungere la cima del Keeskopf. Considerando anche la discesa sono in totale 8 ½ ore
Periodo consigliato
Da metà giugno a tutto settembre
Punti di sosta
Adolf Nossberger Hutte 2488 mt
Descrizione
Dal parcheggio, il sentiero n. 916 sale dolcemente, in un bosco di larici radi e piante di rododendro, attraversando piccoli ruscelli fino a sbucare, dopo un tratto un po’ più ripido, in corrispondenza di una splendida cascata, in un ampio e caratteristico prato alpino, denominato Gradenmoos, dove spesso pascolano gruppi di cavalli e mucche allo stato brado. In alto a sinistra incombe, alta e maestosa, la cima del Petzeck (3283mt). Da qui, mantenendo la destra, si attraversa un piccolo ponte di legno e, su terreno umido, si percorre il lungo pianoro, disseminato di piante di mirtillo, fino a quando un grande salto sembra sbarrare l’accesso al gradino superiore della valle. In corrispondenza di un bivio, il sentiero n. 916 sale, obliquando a sinistra, scavato tra le rocce e, seguendo numerosi tornanti, accede alla parte superiore del catino dove la pendenza diminuisce sensibilmente. La fatica di quest’ultimo tratto viene ampiamente ricompensata da un ambiente alpino di rara bellezza: piccoli laghetti rispecchiano nelle loro gelide acque montagne aspre e selvagge, isolotti di verdissima erba lasciano spazio a magnifiche rocce levigate da antichi ghiacciai. Il nostro sentiero continua in leggera salita in direzione del rifugio Adolf Nossberger Hutte ormai visibile. Appena dietro esso si trova il Gradensee, un classico lago glaciale spesso ghiacciato fino ai primi di luglio. Per la salita al Keeskopf seguire l’indicazione riportata dalla tabella gialla nei pressi del rifugio. Rapidamente si supera il lago alla sua destra e ci si dirige verso l’intaglio del Niederen gradenscharte; poco prima della forcella si stacca sulla dx una traccia a bolli rossi e ometti che, attraverso rocce rotte e ripidi sfasciumi, conduce sulla panoramicissima cima a 3081 mt.
Descrizione discesa: Percorrere a ritroso l’itinerario precedente fino al rifugio, qui è possibile scendere con un sentiero alternativo (n. 918) a quello già fatto in salita che porta più direttamente all’ampio pianoro di Gradenmoos. Attenzione in caso di pioggia o neve, terreno ripido con qualche passaggio facilitato da funi metalliche.