Un trekking di due giorni con partenza ed arrivo ad Heiligenblut

Gruppo montuoso

Grossglockner e Schober,  Alti Tauri, Carinzia (AUT)

Percorso proposto

Heiligenblut → Salmhütte → Glorerhütte → Elberfelderhütte → Heiligenblut

Presentazione itinerario

Splendido trekking di 2 giorni che tocca questi 3 bellissimi rifugi e che permette di effettuare un lungo anello a cavallo tra il gruppo montuoso del Glockner e quello, meno conosciuto e famoso, del Schober. L’itinerario descritto ricalca parte della Wiener Hohenweg, bellissima alta via che attraversa in 5 giorni ,con tratti anche piuttosto impegnativi, il territorio montuoso in esame. L’itinerario proposto è invece facilmente percorribile, in condizioni di meteo favorevoli, con adeguato allenamento, senza per forza ricorrere ad una attrezzatura pesante di alta montagna (scarponi ramponabili, piccozza ecc…). Ovviamente, soprattutto per la seconda tappa, visto le quote che si raggiungono (attorno ai 3000 metri), prima di partire leggeri in scarpe da ginnastica è opportuno considerare preliminarmente lo stato di copertura nevosa delle zone più alte, che può variare in base alle stagioni

Accesso stradale

Da Heiligenblut scendere alla piccola frazione di Winkl e raggiungere la piccola cappella denominata Wolfgangkapelle. La strada prosegue ancora per poco sulla sinistra fino ad arrivare ad un ampio parcheggio all’ombra di alti pini (Parkplatz Zasch) dove si trova un grande tabellone illustrativo dei percorsi e dei rifugi della zona

Cartina

Heiligenblut

Punto di partenza

Heiligenblut Parkplatz Zasch

Dislivello

  • 1° giorno ca 1500 mt in salita
  • 2° giorno ca 600 mt in salita e 1750 mt in discesa

Difficoltà

Media: il percorso non prevede tratti impegnativi tecnicamente, tuttavia, data la lunghezza e l’ambiente di alta montagna in cui parte di esso si svolge, è necessario essere adeguatamente preparati ed allenati

Tempo di percorrenza

  • 1° giorno 6 ore
  • 2° giorno 7 ore (8 ore se si decide di salire sul Boses Weibl)

Periodo consigliato

Da metà luglio agli inizi di settembre

Punti di sosta

Salm Hutte, Glorer Hutte, Elberfelder Hutte, Wirtsbaueralm

Descrizione 1° giorno

Dal parcheggio seguire le indicazioni per il rifugio Elberfelder Hutte quindi seguire la strada sterrata, chiusa al traffico, che sale inizialmente molto ripida, per 50 minuti ca. Quando, in corrispondenza di una curva, si scorge un cartello giallo che indica il sentiero per il Trogalm imboccarlo abbandonando la sterrata che si inoltra sempre più nella valle di Gossnitz. Dopo un lungo traverso in salita nel bosco, il sentiero conduce ad un vecchio alpeggio oggi in disuso (Trogalm mt 1862). Subito dopo si supera un piccolo torrente immettendosi nella lunga valle di Leiter. Risalendo la valle, bizzarri blocchi di roccia si alternano a meravigliosi prati alpini, da cui fanno spesso capolino timide marmotte, mentre lunghe cascate scendono dai verdi pendii laterali. Arrivati ad un bivio, mantenere la traccia di destra fino a raggiungere il rifugio Salmhutte (2638 mt) nella parte superiore della valle. Il rifugio, uno dei più vecchi dell’Austria, porta il nome del vescovo di Gurk, conte di Salm che nel 1799 installò in questo posto il campo base per la prima ascensione al Grossglockner. Dietro il rifugio (indicazioni per il Glorerhutte), il sentiero scende dolcemente fino ad una caratteristica zona morenica in fondo alla valle per poi attraversare piccoli ruscelli alimentati dalla fusione della neve. Da qui inizia il lungo e panoramicissimo traverso che porta, con alcuni saliscendi, al rifugio Glorerhutte (2642 mt) e al termine della prima tappa (alcuni punti un po’ esposti sono facilitati da funi metalliche, attenzione soprattutto ad inizio stagione in caso di tratti ghiacciati ed innevati)

Descrizione 2° giorno

2° giorno Dal Glorer Hutte seguire il sentiero per il Peischlachtorl per poi raggiungere, più in alto, una valletta dominata dalla caratteristica sagoma piramidale del Boses Weibl. Sassi di ogni forma e dimensione, resti di antichi ghiacciai e vecchie morene fanno da cornice alla salita. Si è ormai in direzione dell’evidente e alta forcella ove, a 2996 metri, esiste un bivacco di fortuna (Biwakschantel). Nell’ultimo tratto prima della forcella, soprattutto ad inizio stagione, è molto probabile trovare tratti innevati. Da qui, se la visibilità è buona, è consigliabile raggiungere per facile cresta la panoramicissima cima del Boses Weibl (3121 mt) da cui si gode di un impareggiabile vista sul versante sud del Glockner. Dalla forcella, dopo un traverso verso sinistra, il sentiero scende ripidamente, su terreno sconnesso e ricco di sfasciumi, per poi attraversare la possente morena di sbarramento del caratteristico ghiacciaio pensile, visibile sotto la cima del RoterKnopf. Superate alcune ripide balze erbose, il percorso si fa decisamente più dolce e rilassante ormai in vista del vicino Elberfelderhutte (2324 mt). Dopo una meritata sosta, non resta che seguire il sentiero che scende lungo la sinistra idrografica della lunghissima valle di Gossnitz, fino a sbucare, nei pressi del Witrsbaueralm, sulla strada a fondo naturale già percorsa parzialmente il giorno prima. Scendere lungo la sterrata fino a raggiungere il parcheggio Zasch (Heiligenblut)

Galleria itinerario

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